I sistemi di ripresa e analisi iperspettrali rappresentano una tecnica dalle grandi potenzialità, nel campo delle analisi ambientali.
Alla base dei sistemi di telerilevamento iperspettrale vi è la proprietà fisica degli oggetti di emettere o riflettere radiazione su varie bande, oltre a quella visibile, con intensità variabile in funzione delle proprie caratteristiche chimico-fisiche.
Analogamente ad altri sistemi di rilevamento aviotrasportati, come le camere fotogrammetriche o i sistemi LiDAR, con cui può essere integrato per l’acquisizione di informazioni complete sul territorio di indagine, il sensore iperspettrale è normalmente impiegato unitamente ad un sistema di posizionamento GPS-Inerziale per la georefenziazione delle immagini prodotte.
I radiometri iperspettrali misurano la radiazione riflessa in molte bande strette e contigue, ovvero per ogni banda di misura è acquisita una immagine, per ciascuna delle quali un pixel rappresenta la riflettanza ad una precisa lunghezza d’onda della zona di terreno vista da quel pixel.
Dall’analisi dei dati raccolti dal sensore iperspettrale, anche mediante la combinazione dei dati acquisiti su diversi canali, si possono elaborare immagini in falsi colori rappresentative delle caratteristiche delle superfici indagate.
Ogni pixel dell’immagine spettroscopica contiene un spettro composto da un elevato numero di bande (in radianza o riflettanza) che può essere utilizzato per caratterizzare gli oggetti nella scena con grande precisione e di dettaglio.Tra gli impieghi tipici di questa tecnica citiamo, ad esempio, la mappatura termica del territorio, ottenibile dall’analisi delle bande dell’infrarosso e l’individuazione di specifiche sostanze o componenti, tramite la ricerca della “firma spettrale” propria del materiale oggetto di interesse.
Il ventaglio di applicazioni che è possibile realizzare con l’impiego di questa tecnologia è molto ampio:
Un sensore multispettrale è uno strumento in grado di registrare la quantità di energia riflessa di oggetti della superficie terrestre nelle diverse lunghezze d’onda dello spettro elettromagnetico (generalmente visibile e infrarosso). Il sensore multispettrale restituisce quindi un’immagine multibanda e consente, attraverso l’analisi della risposta spettrale nelle diverse bande acquisite, di estrarre informazione territoriale e produrre accurate mappe tematiche con l’utilizzo dei classificatori. Un sensore multispettrale è in grado di registrare la radiazione naturale rilasciata o riflessa dall’oggetto o le aree circostanti attraverso lo spettro elettromagnetico (banda visibile, infrarossi e termiche) Con l’imaging multispettrale è possibile ottenere grandi e utili informazioni sulla terra, colture e la vegetazione in generale.
Il Normalized Difference Vegetation Index (NDVI) è un indice multispettrale fortemente correlato al contenuto di clorofilla e definito mediante la seguente formula:
NDVI=NIR−RED/NIR+RED
dove NIR e RED rappresentano la riflettanza delle bande dell’infrarosso vicino e del rosso. Sebbene sia generalmente raccomandato l’uso dei valori di riflettanza, spesso a fini pratici vengono usati i valori grezzi dei DN nelle rispettive bande NIR e RED. L’indice NDVI varia tra -1 e +1, tendendo ad assumere valori positivi in presenza di alti contenuti di clorofilla.
Tradizionalmente utilizzato per realizzare carte vegetazionali mediante procedimenti automatizzati a partire da dati multispettrali, ha trovato proficue applicazioni in campo fitopatologico ed in particolare nel monitoraggio dello stato sanitario di piante arboree.
– Classificazione della Vegetazione. Classificazione della Vegetazione e il monitoraggio dello stato di salute della stessa in base a parametri biofisici e indici di vegetazione.
– Individuazione dei tipi di terreno, della vegetazione e delle colture con il loro stato di salute. Identificazione uso suolo, distinzione e vigore vegetativo delle colture
– Analisi e studio di aree oggetto di incendi, Identificazione degli incendi boschivi, l’analisi degli incendi in corso, la valutazione dell’impatto ambientale delle regioni bruciate e poi ripopolate.
– Rilevamento Discariche. Individuazione delle aree di rifiuti non autorizzate.
– Identificazione delle coperture in cemento-amianto. Identificazione, mappatura e monitoraggio dell’amianto.
– Analisi anomalie termiche in acqua. Comportamento termico delle acque superficiali, mappatura delle tipologie algali e loro diffusione, torpidità e colore dell’acqua, individuazione di paleoalvi.
Un sensore multispettrale è in grado di registrare la radiazione naturale rilasciata o riflessa dall’oggetto o le aree circostanti attraverso lo spettro elettromagnetico (banda visibile, infrarossi e termiche)
Con l’imaging multispettrale è possibile ottenere grandi e utili informazioni sulla terra, colture e la vegetazione in generale.
Quali sono i campi di applicazione delle termocamere multispettrali?
Classificazione della Vegetazione
Classificazione della Vegetazione e il monitoraggio dello stato di salute della stessa in base a parametri biofisici e indici di vegetazione.
– See more at: http://blog.analistgroup.com/termocamere-radiometriche-multispettrali/#sthash.RLdHDK02.dpuf
Un sensore multispettrale è in grado di registrare la radiazione naturale rilasciata o riflessa dall’oggetto o le aree circostanti attraverso lo spettro elettromagnetico (banda visibile, infrarossi e termiche)
Con l’imaging multispettrale è possibile ottenere grandi e utili informazioni sulla terra, colture e la vegetazione in generale.
Quali sono i campi di applicazione delle termocamere multispettrali?
Classificazione della Vegetazione
Classificazione della Vegetazione e il monitoraggio dello stato di salute della stessa in base a parametri biofisici e indici di vegetazione.
– See more at: http://blog.analistgroup.com/termocamere-radiometriche-multispettrali/#sthash.RLdHDK02.dpuf
Siamo a tua disposizione per rispondere a domande sui nostri prodotti e fornirti la consulenza di cui hai bisogno.
Contattaci tramite Whatsapp